La Torretta del Roccolo
Ultima modifica 28 dicembre 2023
Sulla cima della collina del Roccolo, ad un’altezza di circa 450 metri sul livello del mare, si erge una piccola costruzione turriforme (ora inglobata nel giardino di un’abitazione privata)
La struttura non è mai comparsa in una qualsivoglia fonte scritta su Morazzone e il suo territorio tanto che, allo stato attuale, non si hanno appigli cronologici per circoscriverne la datazione né informazioni riguardanti l’eventuale committenza.
Una tradizione locale, trasmessasi unicamente per via orale, fa risalire la struttura ad una generica “epoca garibaldina” sfruttando il facile collegamento con il noto scontro armato fra le truppe di Garibaldi e gli austriaci del 26 agosto 1848.
In quest’ottica la Torretta sarebbe stata usata come postazione d’avvistamento in ambito bellico, ma è noto come il soggiorno dell’Eroe dei due mondi sul suolo morazzonese sia durato solo qualche ora (dalle 17 alle 23) e dunque si fa fatica a credere in una tanto rapida edificazione di un’architettura come quella ora in esame.
Risulta quindi più semplice inquadrare la Torre nell’ambito della caccia e in particolare in quella branca nota come uccellagione: del resto già il toponimo “Roccolo” rimanda ad una determinata tipologia di postazione usata dagli uccellatori delle regioni padano-alpine per catturare avifauna migratoria.
Solitamente i roccoli venivano costruiti sui pendii con orientazione a sud-ovest oppure nord-est e si componevano di tre elementi quali il Casello (una torre in muratura o un capanno in legno nel quale risiedeva il cacciatore), il Tondo (un prato rivolto a valle) e il Colonnato, formato da faggi, abeti e carpini potati a mo’ di pergolato nei quali venivano nascoste le reti per intrappolare le prede.
Sembra perciò plausibile associare la nostra Torretta ad un Casello, unica testimonianza rimasta di quello che poteva essere un roccolo propriamente detto: questo sistema di caccia era molto diffuso in Lombardia nel corso del ‘700 e anche nei due secoli successivi continuò ad essere impiegato presumibilmente fino al 1967, anno in cui venne promulgata la legge 799/1967 che abolì la caccia primaverile e vietò la cattura degli uccelli con le reti.
Vista la mancanza di dati certi, questi due poli cronologici sono gli unici indicatori temporali entro cui collocare la costruzione della torre morazzonese, simbolo di un’usanza oggi impraticabile e superata ma prezioso ricordo di un retaggio del passato.